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CINTURA NERA DI "SOSTITUZIONI" Parte 3: Pronti, Partenza..

  • Ruggero Pazzaglia "The Drum Booster"
  • 1 set 2015
  • Tempo di lettura: 10 min

Sound Check, I 5 passi fondamentali per una sostituzione di successo

5 passi fondamentali per effettuare sostituzioni di successo, guadagnare stima nell'ambiente lavorativo ed essere richiamato ancora

PRESTAZIONI = POTENZIALITÀ - INTERFERENZE

(cit. Roberto Cerè)

3) Il sound check:

Ciao collega.

Ben tornato alla terza parte del report "Cintura nera di "Sostituzioni".

Se non hai già letto la parte 2 clicca qui: "Cintura nera di "Sostituzioni" Parte 2: The X File

Nella prima parte, "Cintura nera di "Sostituzioni" Parte 1:Top Secret Document, ti ho parlato della preparazione del repertorio mediante l'uso delle Charts. Nella seconda della strumentazione da avere sempre con te e ora esci di casa e parti per il concerto. Prima del concerto vero e proprio però, bisogna affrontare il SOUND CHECK!

Questa fase è fondamentale. Qui ci si gioca tutto. Ti sei preparato al meglio e sei sicuro di fare un ottimo lavoro. Ma forse non sei perfettamente consapevole che il risultato finale (prestazione) verrà fornito dalla potenzialità meno i fattori esterni di disturbo (interferenze). Da questo momento in avanti i fattori esterni di disturbo entrano in gioco.

Le Interferenze

Queste interferenze potrebbero essere:

1) Fattore Umano: dare una percezione sbagliata di se al primo incontro potrebbe decretare un non ritorno a ricoprire questo ruolo nel caso serva ancora, costruzione di una pessima reputazione fra i musicisti membri della band, l'Artista e la produzione.

2) Strumentazione inadeguata alle proprie esigenze

3) Problemi tecnici non dipendenti da me, tipo pessimo monitoraggio a causa di tecnici poco preparati e/o materiale tecnico insufficiente

4) agenti atmosferici come vento o pioggia

5) errori di esecuzione da parte di qualche membro della band o dell'Artista

6) imprevisti imprevedibili (non c'è limite alla fantasia, e a volte la realtà supera la fantasia...)

Vedremo i vari punti strada facendo.

Parto dal primo che non è lì per caso ma perché è la prima cosa con cui ci si confronta.

Cominciamo dall'inizio della giornata del concerto.

Si parte per raggiungere il luogo del concerto. Di norma ci si ritrova tutti in un punto prestabilito comunicato dall'agenzia di booking per salire in auto o in treno o in aereo. Ammetto che adoro le partenze in aereo, mi fanno sentire molto star...

È in questa occasione che si fa finalmente conoscenza dei membri della band e del promoter che viaggia con noi. A volte si ha la fortuna dì incontrare qui anche l'Artista. È importante arrivare puntuali se non in leggero anticipo, salutare e stringere vigorosamente la mano a tutti e mostrare sincera felicità dell'incontro. Occhio, inutile dirlo, a non mostrarsi eccessivamente timidi ma nemmeno invadenti. In pratica usare cordialità ed educazione. Ricordati che dato che sei il batterista, mostrarsi eccessivamente timidi potrebbe essere interpretato come "mancanza di autorevolezza" e per il ruolo che andrai a ricoprire potrebbe minare la fiducia che tutti dovrebbero avere in te.

Fai molta attenzione.

Durante il viaggio per raggiungere la location del concerto analizza attentamente le persone che costituiscono il gruppo di lavoro: il ruolo che ognuno ricopre nella gerarchia del gruppo, la loro preparazione musicale, l'esperienza che ogni singolo elemento ha etc. Partecipa alle conversazioni ma senza evidenziare troppo le tue gesta passate tipo "ho suonato con tizio, ho fatto il tour di caio...." Ma soprattutto evita di parlare male di altri colleghi. Cerca di mettere in evidenza le tue esperienze positive ed elogia altri colleghi con cui ti sei trovato bene sul palco e fuori. Non parlare delle esperienze negative. In definitiva, sii positivo, le persone negative non servono e soprattutto, se sei nuovo nel gruppo, potresti dare una pessima impressione.

Controllo Strumentazione

Dopo aver raggiunto la location del concerto è giunto il momento di salire sul palco e controllare la strumentazione.

Parto dalla situazione peggiore: hai dovuto prendere un aereo e quindi hai potuto portare con te solo lo stretto necessario che sei riuscito a comprimere nel trolley del bagaglio a mano. Nell'ordine: sistema in ear monitor costituito dalle cuffie e ricambio relativo, prolunga con ricambio, mixerino, iPad, bacchette, qualche sordina, mollette, libro delle Charts e lucine.

Individua subito il fonico di palco e il backliner che si occupa della tua postazione.

Fai subito un check visivo della strumentazione. Controlla innanzitutto che ci sia quello che ti serve per ridurre al minimo il fattore esterno di disturbo che potrebbe arrivarti da meccaniche deboli, pelli logore e piatti inadeguati. Controlla che ci sia il leggio per te e una ciabatta di corrente vicino alla batteria.

Siediti allo strumento e controlla le altezze dello sgabello, del rullante etc. Estrai e posiziona vicino a te tutte le tue cose e comincia subito a collegare la parte del monitoraggio. Fatti procurare un case o qualcosa di simile da posizionare al tuo fianco dove ritieni più comodo per appoggiare il mixerino, l'ipad (o il tuo sistema di click) e le bacchette. Posiziona il libro delle Charts sul leggio e sistema le lucine per illuminarle.

A questo punto comincia a sistemare l'accordatura dei tamburi e le sordine. Procedi così: accorda rapidamente la cassa, il rullante e i toms e poi comincia a stopparli.

Ricordati che più sarà rapido il tuo sound check e più sarai benvoluto dal fonico e colleghi. Il check della batteria è molto importante ma anche molto fastidioso.

Quando hai terminato di sistemare il set non suonare nulla, disturba tantissimo. Mettiti in modalità "attesa". Aspetta un segnale dai tecnici che ti chiederanno di cominciare, tieni occhi e orecchie aperte.

Non scendere dal palco, non fumare, non usare il cellulare, aspetta solo il tuo turno.

Quando il fonico di sala è pronto aprirà il talk back e ti chiederà di colpire la cassa. Ovviamente devi essere pronto!

Ora Tocca a te. Pronti, Partenza...

Da questo momento tieni bene in mente questo concetto: il sound check serve al fonico e deve essere funzionale al repertorio! Perciò dimentica show personali di iper tecnicismi, groove che non c'entrano nulla con quello che suonerete in serata! Se lo fai dimostrerai solo immaturità professionale, e non ti conviene!

Inizia colpendo la cassa con la stessa energia che userai in concerto, senza timidezza. Parti con colpi sufficientemente distanti fra loro in modo tale che il fonico senta se c'è troppa coda e possa eliminarla con un gate e possa mettere il compressore. Dopo un po' diminuisci la distanza fra i colpi e aggiungi qualche doppio colpo, continua fino a che lui non ti chiede di smettere. A questo punto di solito si passa al rullante. Questo strumento è il più importante, è un po' la tua voce, quindi fornisci prima il suono del back beat (rimshot cerchio pelle) e poi aggiungi il colpo di pelle, qualche ghost e pochi rulli. Cerca di usare un pattern costante e ripetilo sempre uguale. Fai lo stesso sul HH alternando nello stesso pattern, accenti, non accenti e aperture. Sicuramente ti verrà chiesto di suonare un groove fra cassa rullo e HH. Scegli un pattern di qualche brano che suonerai in concerto e fornisci tutte le dinamiche di cui sopra. Ripetilo sempre aggiungendo solo dei colori, come le aperture di HH e le ghost/drags. È il caso di cominciare a chiedere al fonico di palco di farti arrivare al tuo monitor i tuoi suoni. Cerca di essere più preciso possibile utilizzando dei segni (per esempio, mentre stai suonando, indica la cassa e fagli cenno di alzartela o abbassartela, fai lo stesso con rullo e HH), è importante che tu ti senta veramente bene altrimenti, in concerto, la pagherai molto cara! Si passa ora ai tom. Questi tamburi di solito non suonano quasi mai come vorresti perché l'accordatura è sempre sballata e le pelli risonanti sono difficilmente raggiungibili per sistemarle. Cerca di sistemare al meglio la pelle battente trovando l'intonazione giusta e bloccando le frequenze fastidiose con il nastro di tela o le sordine. Fatteli dare bene in monitor altrimenti i tuoi fill suoneranno proprio male. Colpisci li in maniera decisa e aspetta un po' fra un colpo e l'altro per sentire bene le code fastidiose. Se queste persistono, tira un po' la risonante. Io comincio subito da loro e poi passo alle battenti. A questo punto ti verrà chiesto di suonare tutto il set. Ribadisco il concetto di prima: non è il momento di fare un assolo.

Ti consiglio la mia tattica: suona qualcosa di prevedibile.

In pratica uso un pattern di quattro battute a media velocità (90 o 110 Bpm), usa pure il click, se vuoi, così ti porti già avanti col il tuo monitoraggio. Lo schema è questo: tre battute di un semplicissimo groove e una di fill dove il fill è il più semplice del mondo (vedi trascrizione).

Pattern esempio da usare al sound check

Faccio questo perché il fonico sa che per tre battute può lavorare su cassa, rullo e HH o ride, e sulla quarta arrivano i toms e i crash. Il mio è solo un esempio da cui prendere uno spunto. La cosa importante è tenere a mente che tu ora stai suonando per il fonico, cerca quindi di metterti nei suoi panni. Lui non ti conosce, per questo dopo otto battute avrà capito che lo stai aiutando. te ne sarà riconoscente. In questo modo il tuo check sarà rapido ed efficace. In fine mi faccio dare in cuffia anche i 2 panoramici in modo da avere un ascolto più omogeneo. Se hai in scaletta qualche brano con le spazzole, fai un giro anche con quelle per capire se senti bene il rullante.

Mi raccomando, suona con convinzione, energia e concentrazione come se fossi in concerto. Cerca di non commettere errori perché sei già sotto osservazione...

Piccola riflessione tecnica ma per nulla trascurabile: il tuo sistema di monitoraggio è un ibrido tra in ear e casse acustiche tipo il classico drumfill alle tue spalle. Io negli anni ho deciso di usare i calchi in silicone con all'interno le cuffiette che mi isolano molto dal suono esterno. Ho fatto questa scelta perché, in questo modo, non subisco il fattore di disturbo esterno che varia tra palchi grandi e piccoli e concerti all'aperto o al chiuso. La maggior parte delle volte non uso nemmeno il drumfill perché non mi serve e allunga il mio sound check. In più potrebbe disturbare il suono generale sul palco per via dell'eccesso di suono di batteria che potrebbe disturbare gli ascolti degli altri membri della band o peggio, rientrare nei microfoni di altri strumenti. La batteria da sola fa già abbastanza "rumore". Sarà cura degli altri musicisti farsi dare la batteria nei propri monitor casomai non la sentissero bene. Terminato il tuo compito rimani al tuo posto, stai attento a ciò che succede, non prendere il cellulare o altre cose che potrebbero distrarti, a breve ci sarà bisogno di te.

Il Check Degli Altri

Di solito dopo la batteria si passa al basso. Chiedi dì avere il basso nel tuo monitor solo quando il bassista avrà finito di sistemare il suo monitoraggio. Non interrompere il lavoro degli altri, daresti veramente fastidio. Sicuramente ti verrà chiesto di suonare qualcosa insieme basso. Suonate un brano della scaletta e non un pezzo fusion. Se non te lo ricordi a memoria, trova la chart e procedete, se serve attiva il click. Durante questa fase fai dei cenni al fonico di palco se hai bisogno di più o meno volume di basso. Anche qui mi sento di consigliarti di non eccedere con il volume del basso soprattutto in cuffia. Questo tipo di suono tende a "mangiarsi" il volume degli altri strumenti. È vero che basso e batteria devono stare insieme il più possibile, ma in una situazione estrema di sostituzione come questa è molto più importante stare nella struttura del brano che far caso a questi dettagli. Si tratta di stabilire le priorità. In più, dato che non conosci lo stile del bassista, sentire uno che ti suona costantemente avanti o dietro potrebbe disturbarti parecchio, e a te i disturbi stasera non ti serviranno affatto. Ripeterai questo procedimento con tutti gli altri strumenti e le voci. Per queste ultime io uso un trattamento particolare: zero cori nel mio monitor (disturbano tantissimo soprattutto se non perfettamente intonati...) e la lead vox deve esserci ma non troppo perché potrebbe disorientarti se troppo alta. Devo aggiungere che di solito i cantanti in concerto cantano più forte che al check, quindi avverti il fonico di palco di tenerti d'occhio durante la serata perché se hai la voce troppo alta stai per correre un grave rischio. Per risolvere questo problema io chiedo gentilmente, prima dell'inizio del sound check, di avere una mandata separata della voce che collego ad un canale separato del mio mixerino, in modo da gestirmi in autonomia il volume e l'equalizzazione della voce. La ritengo una cosa molto importante.

Bene, finito il giro di ogni singolo musicista è giunto il momento di suonare un brano tutti insieme.

Momento Topico

Il direttore musicale chiederà di suonare un brano della scaletta. Non sottovalutare questo momento perché è cruciale. Apri la chart del brano, stacca il tempo e suona come se fossi in concerto. Se senti qualcosa di sballato nel tuo monitoraggio non fermarti (equivale ad una condanna a morte..) e non cercare di correggerlo durante l'esecuzione del brano perché rischieresti di sbagliare e NON PUOI PERMETTERTELO! Alla fine del brano attira l'attenzione del fonico di palco e chiedigli di aggiustare ciò che non va. Dovrebbe esserci, quasi certamente, l'opportunità di suonare un altro pezzo. Stesso concetto di prima: sistemati alla fine, la priorità va alla correttezza del l'esecuzione. Cerca di essere il più preciso possibile nelle tue richieste di aggiustamento, la qualità del tuo monitoraggio farà la differenza in concerto. Terminato il check scendi dalla tua postazione solo quando riceverai l'ok dai tecnici e dal direttore musicale. Prima di scendere dal palco ricordati di ringraziare i tecnici per l'aiuto che ti hanno dato.

Se ti viene chiesto come è andata rispondi con un sorriso aggiungendo un bel "tutto OK ", anche perché oramai non puoi più fare nulla...

Ora si potrà andare finalmente a cena.

Considerazioni Conclusive

Come ti avevo già detto, non stai facendo una passeggiata e non lo sarà nemmeno dopo, perciò cerca di stare calmo e concentrato il più possibile, anche a cena. Durante il tempo giù dal palco che precede il concerto, visualizzati alla batteria che stai suonando il primo brano e sta andando tutto benissimo. Lo capisci perché quando i tuoi colleghi ti guardano, hanno un sorriso di compiacimento stampato in faccia e così anche tu. Convinciti che andrà tutto bene e tieni lontano pensieri negativi come "se mi si rompe una bacchetta? Se sbaglio? Etc." Certo che queste cose potrebbero succedere, ma qualsiasi cosa succederà se succederà, per te non sarà un problema gestirla da grande professionista esperto quale sai di essere. Il tuo valore lo dimostrerai anche e soprattutto in questi casi. È necessario stare concentrato e essere reattivo.

Per il momento mi fermo qui perché comprendo che le informazioni da elaborare sono tante e ti ci vorrà un po' per metabolizzarle. Se nel frattempo ti capita un concerto prova a mettere in pratica queste linee guida. Se trovi invece un modo diverso che per te funziona meglio, condividilo scrivendolo nei commenti perché un modo diverso di svolgere il sound check potrebbe essere utile a tanti colleghi e anche a me. Se ritieni utile questo post condividilo sui tuoi Social. Credo che sia importante darci una mano gli uni con gli altri.

Ti ringrazio per avermi letto e, se l'hai fatto, per aver diffuso queste informazioni.

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Se vuoi leggere la parte 2 di questo post, clicca qui: Cintura nera di "sostituzioni" Parte 2

Se vuoi leggere la parte 1 di questo post, clicca qui: Cintura nera di "sostituzioni" Parte 1

Ciao.

Spero di vederti presto dietro i tuoi tamburi.

A presto.

Ruggero

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