L'eccellenza italiana
- The Drum Booster
- 5 mar 2015
- Tempo di lettura: 2 min

Questo signore, insieme ad altri che circolano liberamente in Italia, rappresenta, secondo me, l'eccellenza dietro i tamburi.
Con questo termine voglio esprimere il concetto che i batteristi italiani che elencherò di seguito, secondo me, non hanno nulla, e ripeto, nulla da invidiare ai super famosi amenricani ed inglesi o tramutati in tali.
Vedere ed ascoltare Alfredo Golino, può essere anche un esperienza devastante per uno studente di batteria, soprattutto se ancora in piena fase di sviluppo. Alfredo è senza dubbio un fuori classe ma con tanta classe. Il suo livello di controllo dello strumento è indiscutibilmente fra le cose più eccellenti ed eleganti che io abbia mai visto. Mi riferisco non solo all'Italia ma a tutto il mondo. Le idee, la tecnica e la musicalità sono di un livello tale che l'unica cosa che mi viene da pensare è: se questo signore ed altri come lui che ora elencherò, fossero solamente nati e vissuti oltreoceano, ora sarebbero nell'olimpo dei più acclamati batteristi del mondo a fianco di Colaiuta, Gadd, De Johnette e via dicendo.
In conclusione, abbiamo in casa dei talenti pazzeschi che magari non godono di fama mondiale per ovvi motivi di mercato e conseguente visibilità, ma che fanno il pelo e controlpelo a tantissimi drummers esteri che rimarrebbero a bocca aperta quando i nostri suonano.
Quello che possiamo fare è supportarli il più possibile andandoli a vedere quando suonano live e, umilmente, imparare.
Elenco di seguito quelli che secondo me in Italia rappresentano l'eccellenza di questo strumento:
Oltre ad Alfredo Golino segnalo, Walter Calloni, Christian Mayer, Tullio De Piscopo, Max Furian, Giulio Capiozzo, Massimo Manzi, Ettore Fioravanti, Maurizio Dei Lazzaretti, Roberto Gatto,
Ora potrei scatenare la polemica sull'inconcepibile idea che per fare i dischi e i tour dei cantanti più o meno pop nostrani ci voglia almeno il batterista straniero, non importa da dove arrivi, basta che sia straniero. Io non credo che quelli che ho elencato sopra non riescano a fare lo stesso lavoro degli stranieri. Anzi secondo me a volte sarebbe meglio proprio non farglieli fare certi lavori. Sarebbe molto meglio chiamare i nostri.
E adesso scateniamo l'inferno!!
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